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Siciliane fritte catanesi con tuma e acciughe.

Siciliane fritte catanesi con tuma e acciughe (Ricetta originale)

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Le siciliane fritte catanesi, conosciute anche come pizza fritta siciliana, sono una delle specialità più amate della Sicilia. Soffici, dorate e ripiene di tuma e acciughe, rappresentano una vera prelibatezza della cucina tradizionale siciliana, da provare almeno una volta nella vita. Una volta assaggiate, è impossibile dimenticare il loro gusto unico e il sapore autentico dello street food catanese.
Preparazione 20 minuti
Cottura 10 minuti
Lievitazione e riposo 3 ore
Tempo totale 3 ore 30 minuti
Portata Piatto unico, Pizza fritta
Cucina Italiana, Siciliana
Porzioni 6 Siciliane
Calorie 652 kcal

Attrezzatura

  • 1 ciotola capiente
  • 1 canovaccio pulito
  • 1 pentola per friggere oppure una friggitrice

Ingredienti
 
 

Per l'impasto

  • 250 g di farina di macinata di grano duro
  • 250 g di farina 0
  • 50 g di strutto
  • 12 g di lievito fresco oppure 3 g di lievito di birra secco attivo
  • 14 g di sale
  • 30 g di zucchero
  • 340 g di acqua temperatura ambiente

Per il ripieno

  • 500 g di pepato fresco
  • 40 g di acciughe sott'olio (4-6 filletti)
  • sale
  • pepe

Istruzioni
 

  • Per cominciare a preparare l'impasto della Siciliana fritta catanese versate le due farine in una ciotola, mescolate con un cucchiaio di legno.
  • In una ciotola a parte mettete il lievito di birra e aggiungete due cucchiai di acqua a temperatura ambiente. Sciogliete il lievito nell'acqua.
  • Se utilizzate il lievito secco attivo ricordatevi che l'acqua deve essere leggermente calda, tra i 35°C-40°C, per attivare il lievito. La temperatura è cruciale: troppo fredda non lo attiverà, troppo calda lo ucciderà, quindi evita temperature superiori ai 46°C. Coprite la ciotola e lasciate attivare il lievito per cinque minuti.
  • Aggiungete nella farina lo zucchero, lo strutto e ¾ dell'acqua richiesta dalla ricetta.
  • Lavorate nella ciotola il tutto.
    Quando l'impasto comincerà a prendere consistenza, aggiungete il lievito e continuate a lavorare per altri due minuti.
  • Per ultimo aggiungete il sale. Lavorate con le mani per distribuire bene. Se utilizzate una impastatrice impastate per circa 1-2 minuti.
  • Trasferite l'impasto su una spianatoia e lavoratela a mano per circa 3-4 minuti.
  • Impastate con cura, all'inizio avrete un impasto un po' appiccicoso, ma non preoccupatevi. Continuando a lavorare l'impasto si raccoglierà e diventerà morbido. Non aggiungete ulteriore farina altrimenti rischiate che l'impasto diventi troppo secco.
  • Se l'impasto è troppo morbido ed ingestibile, copritelo e lasciatelo riposare circa 20 minuti. In questi 20 minuti la maglia glutinica comincerà a formarsi. Riprovate a lavorare dopo il tempo di attesa, il panetto sarà più compatto.
  • Quando l'impasto sarà liscio e omogeneo è pronto. Nella ciotola aggiungete un filo d'olio. distribuite con le mani sui bordi, trasferite l'impasto nella ciotola e copritela.
  • Mettetele in forno a lievitare per circa 90 minuti o fino a quando il volume sarà raddoppiato. L'impasto impiegherà un tempo che va da 90 minuti a tre ore, dipende la temperatura esterna nella stanza dove state realizzando l'impasto.
  • Trascorso questo tempo, trasferite l'impasto sulla spianatoia. Con l'aiuto di un tarocco tagliate dei panetti di circa 90-100 grammi ciascuno. Coprite i panetti con un canovaccio umido e lasciate lievitare per altri 15-20 minuti.
  • Trascorso questo tempo utilizzate un mattarello di legno per stendere i panetti e ricavare delle forme rotonde.
  • Su metà di questo cerchio aggiungete gli ingredienti del condimento. Il formaggio fresco, i filetti di acciuga, precedentemente lavati e dissalati, sale e pepe a piacere.
  • Piegate il cerchio a metà formando delle mezze lune e sigillate bene i bordi, ripiegandoli su se stessi con le dita delle mani.
  • Chiudete i bordi pizzicandoli con le dita, oppure arrotolandoli leggermente per renderli più robusti. Trasferite le siciliane su un canovaccio infarinato leggermente di farina di semola. Mettete l'olio a riscaldare. 
  • Misurate con il vostro termometro da cucina la temperatura dell'olio e assicuratevi che abbia raggiunto il suo punto di fumo. (Vedi note per i punti di fumo degli oli che puoi utilizzare per la frittura).
  • Mettete le siciliane a friggere in base alla grandezza della vostra pentola una alla volta oppure più di una.
  • Friggete in olio ben caldo girandole da entrambe i lati. Circa due minuti a lato. Vi consiglio di regolarvi con la doratura più che con il tempo in questa fase.
  • Quando saranno belle dorate trasferitele su un piatto foderato di carta assorbente e fate scolare per qualche minuto. Servite ancora calde.
  • Vi auguro buon appetito!

Conservazione e Consigli

Varianti

  • Impasto: usa una miscela di semola e farina 0/00 per ottenere la consistenza autentica: leggermente rustica ma soffice.
  • Liquidi: acqua a temperatura ambiente o un po’ di latte tiepido per un impasto più morbido e dorato.
  • Frittura: tradizionalmente nello strutto; in alternativa usa olio di semi (girasole o arachide) a 180°C.
  • Ripieno classico: tuma e acciughe. Ottime aggiunte: olive nere e cipollotto.
  • Sostituzioni: se non trovi la tuma, usa provola fresca, ricotta compatta o primo sale. Varianti moderne: mozzarella e prosciutto, oppure spinaci o cipolle caramellate.

Oli di frittura e punti di fumo

Il punto di fumo è la temperatura alla quale l’olio comincia a bruciare e a rilasciare fumo. È un fattore fondamentale per ottenere una frittura dorata e croccante senza assorbire troppo olio.
Quando la temperatura è quella giusta, il cibo si sigilla subito all’esterno, rimanendo asciutto e non unto.
Al contrario, se l’olio è troppo freddo, la pasta assorbirà olio in eccesso; se è troppo caldo, rischia di bruciare prima di cuocere all’interno.
  • Olio di arachide: punto di fumo 180–190°C, molto stabile e ideale per fritture dorate.
  • Olio di semi di girasole alto oleico: punto di fumo fino a 200°C.
  • Olio di mais: punto di fumo 170–180°C.
  • Olio d’oliva (non extravergine): punto di fumo circa 190°C, dona un sapore più ricco.
  • Strutto: punto di fumo circa 190°C, tradizionale nelle ricette siciliane, garantisce doratura uniforme e gusto autentico.

La frittura della siciliana

Per un risultato impeccabile, mantenete sempre la temperatura stabile durante la frittura, potete aiutarvi con un termometro da cucina, e friggete poche siciliane per volta, così da non abbassare troppo la temperatura dell’olio.

Valori nutrizionali

Serving 150 g | Calorie 652 kcal | Carbohydrates 69 g | Proteine 33 g | Fat 27 g | Grassi saturi 16 g | Grassi polinsaturi 1 g | Grasso monoinsaturo 8 g | Colesterolo 80 mg | Sodio 1654 mg | Potassio 245 mg | Fiber 3 g | Zucchero 6 g | Vitamina A 644 IU | Vitamina C 0.01 mg | Calcio 653 mg | Ferro 5 mg

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